martedì 13 dicembre 2011

MONTE SUMMANO

Di solito questo giro è un classico della primavera, ma quest'anno l'inverno ci sta concedendo tante belle giornate di sole, con una temperatura mite che ci consente anche un giro in montagna  proprio come questo. Ritrovo piazzale West Cicli e trasferimento con le auto in quel di Schio dove raggiungiamo l'abitato di Chiuppano. L'auto la parcheggiamo in una laterale fuori mano rigorosamente di fronte al bar, purtroppo ancora chiuso vista l'ora del mattino, ma che tornerà utile al fine del giro per l'aperitivo in compagnia..
Uscire dal torpore dell'auto è sempre un calvario, ma son bastate quattro battute goliardiche e subito gli animi si sono accesi. Preparazione della bici e controllo materiali, fondamentale quest'ultimo anche se la giornata è mite siamo sempre in inverno ragion per cui bisogna essere pronti a qualsiasi evenienza, lunghe fermate al freddo sono sicuramente deleterie per tutti.
Ci siamo tutto è pronto o quasi, ci manca solo il caffè per la carica supplementare, ma le serrande abbassate del bar ci fanno capire che è ora di pedalare e che di cazzate nè abbiamo già dette a sufficienza.
Direzione Santorso lungo le pendici dei monti sopra Piovene Rocchette, giusto per riscaldarsi un pò e quindi si inizia a salire poco dopo la chiesa. Il cielo velato ci fa capire che il sole non sarà di compagnia anche se la temperatura intorno ai 10 °c rende  piacevole la pedalata. Il dedalo di strade che porta in vetta al Summano è piuttosto insidioso, ma noi al seguito abbiamo un' arma segreta ovvero il buon Pierino detto anche "gps" per la sua intramontabile voglia di pedalare nonchè di passione per il dispositivo gps, suo fedele compagno di 1000 avventure sempre presente al centro del manubrio. Nonostante questo esitiamo un attimo su un bivio e per la legge di Murphy chiaramente prendiamo la strada sbagliata..Una rampa della madonna ci fa capire che abbiamo  qualcosa non va, ma è sufficiente chiedere informazione a una persona del posto che ci indica di proseguire che dopo quel calvario comunque saremmo arrivato sulla strada giusta.

E infatti eccoci qua pronti ad attaccare lo sterrato che porta fin su alla vetta, andatura turistica per tutti, adesso non è certo il tempo delle sfide, lo sarà fra qualche mese quando l'adrenalina agonistica inizierà a scorrere nelle vene e la necessità di smaltire quei 10-15 panettoni mangiati senza rimpianto si farà sentire e notare al momento di salire sulla bilancia.
Ma si sale in compagnia e tra sane risate e i soliti discorsi rigorosamente di gnocca arriviamo sulla vetta dove un panorama mozzafiato ci coglie di sorpresa, un timido sole fa capolino fra le nuvole tanto da illuminare il paesaggio sottostante e accendere gli splendidi colori autunnali sfumati dalle foglie delle piante ormai adagiate sul manto erboso del bosco.
Foto di rito e una breve pausa per mangiare qualcosa, barrette e caramelle energetiche volavano da tutte le parti, ma è ora di tornare non vogliamo rischiare di raffreddarci più del dovuto. Ora arriva la nostra specialità...la discesa. Decidiamo di scendere per il sentiero dei Girolimini, sentiero spettacolare che prende vita dall'omonimo ordine dei frati siti proprio ai piedi del monte, dediti all'ascesa in pellegrinaggio della  "Regina Montis Summani". Scendiamo fieri e sicuri tra foglie e tronchi passa acqua che ci permettono salti spettacolari e derapate più che divertenti.
Il ritorno alla macchina è con il sorriso sulle labbra, contentissimi di aver concluso un giro in compagnia, ma quel che più conta è la voglia di come è stato affrontato, l'amicizia che ci ha unito per ogni metro del percorso è stata il legante del gruppo che ancora una volta da risalto alla Geko Bike come società sportiva per chi desidera pedalare in compagnia in una atmosfera serena e piacevole.
Prima di rientrare c'è anche il tempo per l'aperitivo di rito al bar (rigorosamente analcolico da bravi sportivi) per suggellare una giornata stupenda all'insegna della natura e dello sport. Un ringraziamento agli organizzatori e a tutti i partecipanti e quindi che dire se non....alla prossima Geki...

ciao a tutti filippo

mercoledì 19 ottobre 2011

KRONPLATZ RUN&BIKE

Per un atleta ripercorrere gli scenari e le strade delle gare professionistiche è sempre un onore e un piacere, la Kronplatz run&bike è proprio una di queste. Siamo a Brunico nella splendida Val Pusteria e sto per ripercorrere la mitica crono scalata, tappa del giro d'Italia che parte dalla piazza del comune di Brunico fino alla mitica campana della Concordia a quota 2400m sul panettone di Plan de Corones..34km secchi per 1600m di dislivello, nessun attimo di tregua e tanta ma tanta fatica..Il sabato è prevista la frazione di corsa mentre la domenica quella in bici. Ma andiamo con ordine.
Dopo le consuete formalità pregara la mattinata del sabato si è presentata subito con uno splendido e caldo sole di settembre, lo scenario attorno al paese è qualcosa di meraviglioso, la spinta giusta per affrontare più di 30km di salita. Preparativi di rito con tanto di riscaldamento doveroso attorno la piazza e lungo il viale della stazione, tutto è pronto compreso la safety car di accompagnamento per buona parte del percorso. Strade chiuse al traffico, Brunico e dintorni sono solo per noi. Il tempo di fare la spunta e si parte, manco a dirlo a tutta...in realtà ho una strategia di gara in previsione della bici da fare il giorno dopo devo dosare le forze, corro per la combinata e non per la gara singola come tanti questa mattina, ma la voglia di correre è tanta come quella di farsi trascinare dall'onda atletica di tutti i runner e quindi la prima parte puramente cittadina la corro quasi a tutta.
passata la zona industriale la pacchia è finita, dopo appena 4 km dal via si inizia a salire. I primi 14 km sono abbastanza costanti, salita non troppo pendente salvo qualche piccola variazione, ma una volta preso il ritmo salgo regolare. Qui però vado a cardio, scelgo di stare tra medio e corto veloce, non voglio rischiare, il percorso non lo conosco sono solo a conoscenza dell'ultima parte dove le pendenze sono infernali. Si inizia la strada che porta al passo della Furcia e qua la strada si fa più interessante. Pendenze nettamente superiori e cuore che inevitabilmente sale fino alla soglia...non importa bisognava pure soffrire.
Il sole si fa sentire e ai ristori non manco di bere tanto e bagnarmi il viso, nonostante l'altitudine che incrementa man mano non fa affatto freddo. Arrivo al passo della Furcia e li svolto a sinistra e inizia il calvario. 5km di sterrato mooolto pendente, una media del 20% con punte al 24. Giro il cardio e vado a sensazione ormai c'è poco da fare, solo stringere i denti e soffrire. Siamo oltre i 2000m e la strada sale. Cominciano i tornanti con le foto dei campioni vincitori delle varie edizioni durante il giro...Coppi, Bartali, Gaul e infine il mitico Marco Pantani. Non nascondo una forte emozione, tanto da uscire leggermente dalla strada e toccare con mano mandando un bacio al mitico campione. Ultimo strappo, ultimo km tutto al 26%. Non resta che ricorrere alla riserva speciale, quella delle grandi occasioni...La pendenza è talmente alta che a fatica riesco a correre, ma le scarpe tengono bene e nonostante il fiatone, che per la verità è più simile a un rantolo, taglio il traguardo barcollando un pò, ma fiero della mia piccola impresa...Alla fine porto a casa un 10mo posto assoluto e un parziale di 5° nella combinata..Non male adesso resta solo da vedere come ci giochiamo la bici..Io ho dato tutto, anche se penso in verità di avere esagerato, ma come dice il detto chi non risica non rosica..
E' arrivato il momento della bici, siamo a domenica...il sole è stato sostituito da un violento temporale che per tutta la notte ha tamburellato le finestre con una pioggia battente. Fortunatamente in partenza ci da un pò di tregua, giusto il tempo di partire perchè dopo un venti minuti di gara la pioggia torna a farci compagnia

E' dure, molto dura...le gambe le sento pesanti e stanche del resto con la faticaccia del giorno prima...il percorso è uguale, sono solo preoccupato per l'ultima parte di strada quella sterrata..Ho scelto la bici da strada come i professionisti...fortunatamente grazie all'amico Vito sono riuscito a reperire un pacco pignoni da salita estrema..meno male..Arrivo alla Furcia in mezzo al gruppo e quando iniziamo la sterrata capisco che se ho un ultimo jolly da giocare quello è proprio il momento. Testa bassa e cuore a tutta. Le ruote sprofondano nel fango, nonostante la strada sia ben battuta e consolidata l'acqua ha ammorbidito il terreno al punto da farlo cedere sotto il peso delle ruote stesse. Questo però mi consente di far tenuta e non scivolare in nessun tratto del percorso..continua a passare ciclisti che stanno pagando le fatiche della prima parte e nell'ultimo km do tutto anche se non so dove andarlo a prendere. Ci siamo anche l'ultima fatica è fatta...ora non mi resta che il verdetto dei giudici...Non tarda ad arrivare è un terzo posto assoluto per la combinata..Grande soddisfazione, visto anche la mia prima partecipazione e il poco allenamento subito dopo le ferie estive, ma anche questo è sport..
Sempre un grande ringraziamento alla GEKO BIKE WEST CICLI per l'abbigliamento e il supporto agonistico e un grazie ai MITICI di  PURO SPORT per le scarpe da corsa scott che si sono rivelate un ottimo strumento di gara anche nel terreno più ostile...che dire..alla prossima
grazie a tutti
ciao filippo

martedì 30 agosto 2011

PURO SPORT E SCOTT


Nel 2009 alla fine delle ostilità ironman in quel di Kona la voglia di correre era tanta, spinto anche dal fatto di voler focalizzare di più sull'attività podistica. Fino a quel momento le mie uniche fonti tecniche in fatto di scarpe erano soltanto le varie riviste del settore, soprattutto quelle di triathlon, mi mancava un punto di riferimento solido e sempre aggiornato. Conobbi allora lo staff del negozio PURO SPORT a Zanè (vi) e assieme a Paolo, Lucio e Antonio ho scoperto un mondo tutto nuovo fatto di novità e di esperienza nel settore. Il negozio è un vero e proprio punto di riferimento per noi sportivi, dal running al trekking, abbigliamento e accessori delle marche più prestigiose, le ultime novità degli orologi gps e integratori, che dire se non tutto quello di cui uno sportivo ha bisogno.
Visto la mia passione anche per le gare di raid e di corsa in montagna ho trovato la possibilità di provare la vasta gamma di scarpe, in modo da individuare subito la calzatura che più mi aggrada. Devo anche dire che in generale non pensavo che il mercato del running offrisse così tante alternative, abituato al triathlon dove con tre discipline devi navigare nel mare di materiali che il mondo dell'industria sportiva offre in ogni settore..
Quest'anno ho affrontato alcune gare di corsa in montagna fino all'apice della gara multidisciplina quale la BRESCIA NO LIMIT, dove la vittoria assoluta è stata una doppia soddisfazione, la gioia del risultato e, grazie a PURO SPORT, la giusta scelta dei materiali che giocano sempre un ruolo importante in qualsiasi competizione.
A tal proposito in collaborazione con SCOTT, mi hanno chiesto di provare le scarpe da running che recentemente la casa americana ha lanciato sul mercato. Già viste ai piedi del due volte campione del mondo di triathlon ironman Norman Stadler, subito sono stato colpito dall'offerta ed è bastato uno sguardo per provare le scarpe e partire subito con gli allenamenti test.
La scarpa in questione è la ERGO LOGIC RIDE, da allenamento veloce o gara lunga (maratona o mezza), 320 gr pesata per il numero 45 e colori sgargianti per non passare inosservati. La calzata è stata subito comoda e precisa, avvolge bene il piede grazie anche alle linguette laterali di stabilizzazione del collo del piede. Mi ci voleva un percorso misto collinare con salita anche sterrata in modo da provarle in modo completo con una sola uscita.
Dopo una mezz'ora di riscaldamento e qualche allungo sono salito sulle colline adiacenti al paese, la prima impressione è stata la comodità delle scarpe e il suo grip, anche se l'appoggio era sulla poca parte anteriore la scarpa non mostrava segni di cedimento nemmeno nella parte asfaltata. In discesa poi bastava lasciarle andare per una falcata veloce e sicura.
Alla fine sono stati 22km in terreno misto con la soddisfazione di aver provato una vera scarpa da running con la R maiuscola. Complimenti a SCOTT per la realizzazione e un grande in bocca al lupo per i futuri modelli.
Un grazie a PURO SPORT a cui devo sempre tanto per la disponibilità e la pazienza con cui vengo servito ogni volta che faccio visita, passare un pomeriggio per scegliere un paio di scarpe da corsa alla fine non è tempo perso, lo dimostra tutta la clientela che si ritrova soprattutto al sabato per provare e testare le scarpe sul tapis roulant, riguardare la corsa tramite computer una volta ripresi con la web cam e perchè no, scambiare qualche impressione personale e leggere i vari volantini delle gare in programma..ancora grazie e alla prossima con il modello da trekking..

mercoledì 13 luglio 2011

MTB DA 29" IL GIGANTE BUONO


E' la novità di un paio di stagioni fa, ma soltanto da quella passata che ho iniziato a vederne in giro a competizioni. Le varie riviste specializzate hanno iniziato a testarle quest'anno e i forum impazziscono per le varie impressioni sulla differenza con la sua rivale da 26". Dunque il dubbio resta, meglio la 29" o la 26". Il negozio West cicli di Spagnago ha messo a disposizione questa bike test, una Orbea in alluminio montata shimano xt e forcella rock shox frontale. Non essendo dotato di nessuno strumento per le varie misurazioni tecniche ho deciso di utilizzare come unico mezzo test le mie gambe e la mia capacità di andare in bici cercando di carpire le sensazioni, i pro e i contro che questa mtb mi saprà dare...
Per cercare di rendere il test rappresentativo al massimo ripercorro lo stesso giro fatto lunedi con la mia mtb da 26" in modo da raffrontare le stesse strade e quindi le stesse difficoltà..
Regolo la sella e il manubrio, indosso scarpe occhiali caschetto e si parte..prima sensazione:"ma quanto alto sono?" I miei occhi intuiscono subito l'altezza differente, ma la sensazione dell'altezza è piacevole tanto da iniziare a spingere subito forte sui pedali..

Parto con una salita asfaltata sento che l'andatura soffre leggermente il peso della bici, ma non la prendo in considerazione in quanto non posso paragonare la 29" con la mia 26", i materiali del telaio son diversi e il gruppo pure, tempo una mezz'oretta e arriva la prima discesa sterrata, vado in posizione e l'affronto regolare lasciando andare la bici per capire come reagisce. La sensazione è fantastica, la mtb rimane solida e ferma sulla strada nonostante le varie asperità del terreno, l'assetto rimane costante e le curve le affronto con una sicurezza maggiore sentendo meno nelle braccia il rischio di sottosterzare. L'avantreno tiene bene il terreno e il carro posteriore non salta e non si sposta dalla traiettoria stabilita rendendo di una stabilità unica la bici. Altra salita sterrata e si vola sulla seconda discesa un pò più impegnativa della prima..Questa volta decido di forzare un pò, non mi bastano le prime sensazioni, voglio di più..la strada è piena di scoli per l'acqua piovana (noi li chiamiamo i "passa acqua") ossia quelle strisce trasversali nel terreno fatte appositamente per incanalare l'acqua piovana di scolo dai boschi, normalmente in discesa o le salti completamente o cerchi di assecondare l'entrata della ruota anteriore saltando un pò con la posteriore, ma ancora una volta la bici non si scompone e supera brillantemente questo secondo test in discesa..non contento e incredulo della stabilità inverto la marcia e torno indietro per rifare la stessa discesa ed ottengo gli stessi risultati...44.3 km/h in una strada sterrata e la bici stabilissima..
Ma il giro continua, proseguo sempre per strade sterrate fino a un punto di single track in salita, normalmente mettevo giù un paio di volte i piedi con la 26, stavolta butto giù il rampicante e parto agile, la bici fluttua sopra il terreno e senza scomporsi arrivo in cima in un attimo senza nemmeno l'accenno di staccare i piedi dai pedali..fantastico, il fiatone cè, del resto contro la gravità non si va senza spendere energia, ma caspita che soddisfazione, qui adesso manca solo il percorso tecnico...quello cosiddetto "hard"..
E' il momento del famoso "sentinello", il sentiero saggiamente sistemato dagli alpini come ricordo delle trincee durante la prima guerra mondiale, questo sentiero scende lungo il pendio del monte Civillina ed è tutto una curva a gomito, stretto e con una notevole pendenza...meglio di così..con la 26 dovevo derapare un pochino con il posteriore in modo da coprire il raggio di sterzata altrimenti cadevo all'interno...con la 29 è stato uno spasso, bastava copiare il terreno senza paura e modulare il freno posteriore, nei tornanti più difficili rallentavo molto, comunque non volevo rischiare non è questo il momento di mettere il naso a terra, nonostante tutto sono sceso con una velocità e una sicurezza decisamente superiore al solito..non resta che riportare la bici in negozio e scambiare quattro chiacchiere con Marco, il gestore dell'attività, anche lui incredulo delle prestazioni del mezzo.."non ti resta che provarlo " gli suggerisco io.."la prossima uscita la facciamo assieme" mi risponde lui..
Bene non mi resta che un ultimo riassunto tecnico e qualche considerazione, dunque in discesa non c'è dubbio che la 29 è nettamente più stabile e di conseguenza più veloce della 26, in salita (tecnica) non ci sono paragoni, almeno i due tratti che ho affrontato io li ho risolti in modo fluido e scorrevole, infine come ultima considerazione posso dire che da buon bikers che alterna spesso e volentieri la bici da corsa con la mtb mi son trovato con la 29 ad avere un assetto molto più simile alla bici da strada che con la 26 tanto da sentire la pedalata in piedi in salita uguale a quella con la bici da corsa...Per me è promossa alla grande e se in America sta spopolando un motivo c'è..
Un grazie a Orbea per la sua gran bici e un grazie a Marco di West Cicli dove potete provare la stessa bike test che ho provato io giusto per capire che comunque per andare in bici bisogna sempre pedalare
ciao a tutti
filippo

mercoledì 29 giugno 2011

CAMPIONATI ITALIANI DUAHLON CLASSICO


Siamo a Cesate un paesino poco lontano da Milano, ospiti del Friesian Team organizzatrice del duathlon più vecchio in Italia. Quest'anno pure campionato italiano elite/age group. Giornata calda, il cielo di un azzurro lucido e nemmeno una nuvola all'orizzonte. La bici va in zona cambio alle nove in punto e poi via via si susseguono le partenze delle varie batterie. Alle 11.30 tocca a quella elite e 5 minuti più tardi è il mio turno.. Già nell'aria si poteva capire che la battaglia si faceva dura, i cavalli di razza ci sono tutti e quindi dopo un minuto di attesa in griglia si parte alla conquista del titolo. Sottinteso dire che la partenza è stata da formula 1, piccolo pezzo di strada cementata e si entra nel parco dove inizia la vera e propria corsa paragonabile esattamente a una campestre. Terreno sconnesso, curve e controcurve, insomma un percorso con i fiocchi.
Riesco a tenere a vista il gruppetto dei primi, non voglio esagerare per prenderlo la distanza era giusta per poter rientrare anche in bici più tardi, purtroppo però in uno dei tanti bivi perdo di vista il gruppetto di testa e di fronte alle due strade inforco quella sbagliata. Il tizio che doveva segnalare il percorso era impegnato ad affilare la punta del suo palo di legno (probabilmente lo voleva usare come arma...boh...) e così perdo un pò di contatto.
Non importa continuo a correre e penso al cambio...entro in zona cambi e in velocità proseguo in bici, due curve secche e si entra in un circuito di 5 km da percorrere otto volte. Marasma totale dopo il primo giro grupponi da paura con la solita confusione per chi deve tirare. Alla fine dopo numerose arrabbiature mi ritrovo ad aver perso 2 min dal gruppetto dei primi e quindi anche vedere sfumare il titolo..
Ma un buon atleta non si perde d'animo e così continuo la mia gara il più forte possibile cercando di guadagnare secondi preziosi. Finisco la bici saltando letteralmente in zona cambio ed esco alla velocità della luce prendendo gli ultimi 5km con un forcing disperato..
Riesco a guadagnare un minutino, ma il distacco dal primo era troppo elevato e così taglio il traguardo per il secondo gradino del podio..onori al vincitore che ha condotto una gara al cardiopalma e onori a tutti quelli che hanno portato a termine questa faticata sotto un sole cocente..
Bene il titolo per quest'anno è stato assegnato e quindi ci si rivede per il prossimo anno, la location sarà diversa, il percorso anche ma di una cosa son sicuro, la guerra sarà sempre la stessa....
ciao a tutti
filippo

martedì 10 maggio 2011

POWERMAN ITALY


Siamo a Valmadrera in provincia di Lecco per la seconda edizione del Powerman Italy, circuito di duathlon mondiale su distanza mediolunga. Fin dagli ironman il destino mi riserva sempre il turno di notte prima delle gare importanti e così anche in questa occasione il fato non è da meno..finisco di lavorare sabato mattina alle 6 e dopo tre ore di sonno si parte per Lecco. Pomeriggio all'insegna del briefing e della sistemazione materiali, cena a base di pizza e poi nanna sul presto anche se per ovvie ragioni mi riesce di dormire solo qualche ora visto i trascorsi lavorativi...non importa l'obbiettivo è quello di soffrire e quindi io non mi faccio mancare nulla. Giornata soleggiata ma ventosa...tanto ventosa, al mattino si sta bene con il giubbino addosso tanto che sono indeciso se correre solo con il body o anche con qualcosa sopra, poi però il sole si fa sentire e la temperatura sale intorno ai 30 gradi. Tutto è pronto, guest star è Antonio Rossi il pluri medagliato olimpico che prende posto tra di noi per correre la staffetta sprint, il suo augurio risuona tra tutti soprattutto tra i tanti elite che oggi sono in partenza..il campione europeo di duathlon, quello nazionale tedesco, il belga ,l'olandese, lo svizzero, perfino dal Lichtenstein e infine i nostri italiani..una bella parata insomma, il livello infatti è altissimo come la partenza..
Per una volta decido di correre con il cardio, di solito sono restio (se non per gli ironman) e visto che non avevo fatto a tempo a montare il computer sulla bici da crono mi porto il mio bel garmin al polso settato sulla modalità multisport...Botto e si parte, subito voglio fare lo "sborone" e mi metto con il primo gruppo dopo 200mt i battiti sono già a 178 (soglia 174 ndr) e dopo 400m a 183bpm. La velocità 3.04 min/km...il primo pensiero che mi passa per la testa è:" Pippo sei un cogl...." e così calo un pochino e mi accodo al secondo gruppetto appena dietro...la corsa è vallonata in totale 100m di dislivello, tengo duro e riesco a trovare un buon ritmo appena sotto i 3.30 min/km. Mi riprendo un pò e alla fine riesco anche ad aumentare il ritmo sentendo scoccare la fine del decimo km a 50 metri dall'entrata in zona cambi. Il chip cronometrico i rileverà poi un 33min 12 sec, che già per me è il personale sui 10000 con la bellezza di 183 battiti medi.
E' arrivato il momento della bici, parto bene nonostante la fatica della corsa ma il cuore non ne vuol sapere di scendere, calo così un pochino il ritmo fino all'inizio della salita. Il cuore scende un pò e vengo raggiunto dall'amico Baldelli il quale dopo gli incoraggiamenti di rito mi passa alla grande con un ritmo davvero spettacolare...Lo tengo a vista, ma dopo un pò devo desistere e fare il mio ritmo regolare fino alla fine della salita che arriva dopo 13km..Ristoro al volo e si parte in discesa, la mia specialità...dopo innumerevoli e sacrosante raccomandazioni da parte dello staff, prego solo che non ci sia tanto traffico per non dover rallentare, la discesa parte bella, strada larga e ben visibile ma dopo la prima curva mi trovo davanti già un trattore carico di legna che occupa tutta la strada..trovo uno spiraglio e riesco a passarlo a mò di volata e riprendo a scendere...viaggio alla grande tanto da ricevere i complimenti da un motociclista che mi segue per tutto il tratto in discesa e una volta sul lungo lago trovo anche la forza di spingere bene e percorrere gli ultimi 20 km sempre sopra i 40km/h
Entro in zona cambi, giù dalla bici e via come un fulmine...si parte per il secondo 10000. Per questioni logistiche il tratto del giro è stato ridotto così dai 2 giri da percorrere nella prima frazione diventano 4 nell'ultima..Mi sa che però sono andati lunghi con i birilli del giro di boa e dopo 38min 30sec mi suonano i 10000metri ma il traguardo è ancora lontano..
Eh mi sa che il buon Renzo (l'organizzatore ndr) ci ha voluto mettere alla prova anche dal punto di vista psicologico e noi da bravi atleti stiamo al gioco...così agonizzo ancora un pò giusto il tempo di pigliare un ultimo gel quello dell'ultimo km quando proprio non sai più dove andare a prendere le energie..ma il traguardo arriva e dopo 3h e 36 min lo passo contentissimo a braccia alzate...
Subito ho bisogno d'acqua, il sole e il caldo si sono fatti sentire è stata una vera sofferenza come da pronostico visto che comunque resta pur sempre una competizione e di sicuro è stata condivisa da tutti indipendentemente dal tempo di arrivo...un applauso va a tutto lo staff organizzativo per la perfetta riuscita della manifestazione...tutto era perfetto dal briefing al pasta party finale..che dire bravissimi Triathlon Lecco..
Premiazioni da manuale e grande soddisfazione per il mio 9° posto assoluto in questo contesto internazionale ricco di atleti elite...un applauso va agli elite italiani che con Picco Alessio arrivano al secondo scalino del podio...un esempio da seguire..
Un ringraziamento particolare va alla Geko Bike West Cicli che mi ha fornito l'abbigliamento e tutto il supporto tecnico necessario, un grazie a Marco quindi per tutta la pazienza che ha nel sopportarmi e a tutti voi che mi seguite il vostro tifo è sempre nella mia testa che mi aiuta a correre sempre più forte..
un grazie a tutti
ciao filippo

lunedì 28 marzo 2011

GF TRE VALLI DI TREGNAGO..E IL GEKO TEAM C'E'...



Siamo a Tregnago in provincia di Verona per la 14ma edizione della omonima gran fondo di mtb, più di 2000 partecipanti e al via anche la Geko al completo. Già al sabato la perfetta macchina organizzatrice era in moto, camioncino con tutte le bike caricate e tutto il necessario per una giornata passata alla grande. Sveglia sul presto (dormito anche un'ora in meno per il cambio d'orario...) colazione abbondante con latte cereali e una bella fetta di torta, caffè di rito e pronto a partire...Arrivati in loco abbiamo iniziato subito i preparativi per la postazione, diretti dal Capitano Marco abbiamo gonfiato il tendone Bottecchia, sistemato al suo interno tavola panche e accessori vari...Seguono le bici e subito cala l'atmosfera della competizione...Ritiro pacco gara e pettorale, riti satanici antiforatura e iniziamo a sistemare il tutto.
Finita la sistemazione comincia la fase dei dubbi...ma quanto cavolo gonfio le gomme? E' la domanda più ricorrente ma del resto la scelta della pressione è importante, in teoria visto la settimana di sole non dovrebbe esserci fango (in teoria...) e quindi decido per le classiche 2 atm..
La squadra cè...siamo pronti a partire..l'adrenalina sale e la griglia ci chiama...riscaldamento veloce, qualche allungo di rito e ultime preghiere affinchè tutto vada per il verso giusto.
Anche x il capitano Marco la partenza si fa sentire, ma a modo suo trova sempre da fare delle buone public relation..
Anche il maestro geko (Gino) e il suo allievo (Pippo) trovano il loro posto in partenza..e l'adrenalina sale....sale e sale ancora...
Botta di cannone e si parte, cuore a mille e la velocità si fa subito alta. Dopo un paio di km di pianura si inizia subito a salire, 6km di strada asfaltata quindi si entra nella sterrata e senza mollare un attimo strappo al 20% fino al bosco...e non eravamo nemmeno all'ottavo km..pazienza alla prima discesa il tanto scongiurato intasamento si è fatto vivo e quindi un'attesa infinita (oltre 10 min) ha dato subito l'out alla prestazione della gara..Comunque non mi sono perso d'animo e ho continuato a tirare alla morte per tutto il percorso del resto almeno doveva uscirne un ottimo allenamento e così è stato.
Nonostante le insidie fangose del percorso ho portato a casa una gara condotta con delle ottime sensazioni per tutto il tempo segno di un buono stato di allenamento e di questo certo non mi lamento, ho tagliato il traguardo con la classica fatica disegnata sul volto, ma del resto chi a modo suo non ha fatto fatica? E' una gara ed è giusto che sia così..
Dopo la doccia il momento più bello, raggiunti anche dal resto delle famiglie con bambini, mogli e fidanzate abbiamo aperto il banchetto fatto di buon pane (grazie Denis) e l'immancabile salame, come la nota tradizione vicentina vuole..
Che dire se non che abbiamo passato una giornata bellissima, ringrazio davvero tutti per l'armonia e l'affiatamento della squadra.
Un grazie anche agli amici Vito e Sabi per la loro grandissima disponibilità e grande Sabiiiiiiii per il risultato e la forza di volontà..:-))))))))) continua così..
Bene che dire se non alla prossima ragazzi e avanti sempre così..
ciao a tutti
filippo

venerdì 4 marzo 2011

MTB E NEVE...


L'ultima nevicata, un piccolo regalo del nostro amatissimo meteo che si è sbizzarrito con qualche fiocco di neve anche a bassa quota..mica solo qualche fiocco di neve, già a quota 600m un buon manto di 30 cm ricopriva la strada e i campi attorno..Partiti all'insegna dell'avventura, ci siamo ritrovati immersi in questo candore boschivo, l'intento era quello di provare a valutare alcuni percorsi in vista della gara circuito superchallenghe che si disputerà in ottobre, dove vedrà la GEKO BIKE in veste di organizzatrice dell'evento. Con tanto di presidente al seguito ci siamo fatti la bellezza di 3km con la bici in spalla, piedi ghiacciati e tanta fatica, ma anche questa è la bellezza della natura e della mtb. Accompagnati dal prode Omar, che tanto ci ha ringraziato, abbiamo proseguito per il passo dello Zovo dove con tanto di collinare abbiamo continuato lungo tutta la dorsale sul monte mucchione...discesa tecnica e arrivo in quel di valdagno, belli infangati ma felicissimi del giro e delle 4 chiacchiere fatte assieme...(unico argomento gnoc...)
Grazie ragazzi del giro...
ciaoooooooooo

domenica 20 febbraio 2011

WEEK END INTENSO


E' stato un week end intenso quello appena passato, venerdi nonostante tutta la settimana lavorativa mi sono dedicato alla mia grande passione per la bici, cartina topografica della zona, mtb e tanta pazienza. L'obbiettivo era quello di mettere a punto un possibile percorso gara per la finale del circuito superchallenge o quanto meno valutare le possibili alternative che il nostro terreno ci offre...reduce da un tre giorni di pioggia il terreno si presentava molto fangoso con diversi punti ancora sommersi dalle pozzanghere d'acqua, però la voglia di divertirsi era tanta e quindi nonostante l'aspetto di un cioccolatino mi sono tuffato in tutte le strade sterrate possibili, percorrendo un tre ore all'insegna della bellezza dello sport legato alla natura...
Sabato è stato il turno della bici da strada con un'uscita in coppia di oltre 5h, facendo un allenamento all'insegna delle variazioni di ritmo, soprattutto sulle 5 salite affrontate, cambiando ritmo posizione e pedalata..140km di collinare sulle zone dei berici e limitrofi...grande allenamento per una grande soddisfazione..
Infine siamo a domenica con la Verona Half Marathon, una mezza corsa con il cuore e con gli amici, grande abbraccio al mitico Ame e un applauso alla perfetta organizzazione che ha reso fantastica questa manifestazione...il problema è che domani è lunedi...e si ricomincia
ciao a tutti
filippo

lunedì 14 febbraio 2011

GF MTB SAN VALENTINO...ED E' SUBITO FESTA


Siamo a Locara, giorno fatidico della gran fondo...più di mille iscritti e prima gara da "gekkino"..Eccoci qua dunque pronti a partire per la prima prova del circuito superchallenge di mtb. Ma andiamo con ordine..ritrovo ore 7 nel piazzale di West cicli, ultimi carichi del camioncino, controllo materiali e poi non resta che partire. Viaggio all'insegna delle chiacchiere e delle strategie pre gara, quindi sistemazione nel parcheggio e apertura delle danze. Prima di tutto il gazebo, quindi la tavola, le panche e infine le bici..tutto scaricato, si comincia a montare. In sincronia quasi perfetta montiamo tutto e in 10 minuti lo stand geko è pronto. Gruppo elettrogeno per la macchina del caffè espresso (no dico nemmeno al bar...) pane fresco (grazie Dennis) e carbogel...un perfetto spuntino pre gara.

Dopo il caffè non resta che preparare le bici, cura e attenzione nei particolari, pneumatici e il giusto abbigliamento, il tempo di certo è stato clemente per la pioggia, ma la nebbia e la foschia hanno fatto di domenica una giornata cruda e freschina.
Pronti a partire, non resta che gli ultimi riti scaramantici e si parte per il riscaldamento...tempo un 20 min per far girare le gambe e si entra in griglia.
Il presidente nè approfitta per le pubblic relation, del resto il 19 ottobre la finale del circuito lo aspetta, dovrà organizzare l'ultima delle prove del circuito, quindi un grande in bocca al lupo da parte di tutti noi..C'è il tempo anche di un principio di infarto quando qualche baldo giovane si inventa di lanciare un petardo in mezzo alla prima griglia, uno di quelli belli rumorosi, ma anche questa prova viene abilmente superata...il cuore sa benissimo che dopo il via andrà a ritmi ben superiori...e infatti poco dopo si parte..adrenalina a mille prima parte piatta con misto asfalto e sterrato, si arriva fino a Lonigo e poi poco dopo Sarego si comincia a salire. E' dura caspita ma si scollina poco dopo e da qui inizia un lungo mangia e bevi (termine tecnico per i sali scendi) di quasi 30 km.
mai un attimo di respiro, anche nelle discese sempre con il cuore altissimo...tengo bene, riesco a condurre con ritmo agile gran parte del percorso, il quale non risulta estremamente tecnico, anzi sempre scorrevole e veloce, anche se ogni tanto qualche insidia si fa sentire.
Ritorno per la stessa strada dell'andata, con volatona finale all'insegna dei crampi e della crisi respiratoria...che belle sensazioni..
E visto che al pasta party non ci si poteva muovere da quanta gente c'era, il ristoro ce lo siamo fatti noi con tanto di prodotti genuini e corroboranti, fino alle mitiche frittelle con la crema.
Si risistema tutto sul camioncino e con il sorriso sulle labbra per la bellissima giornata trascorsa si ritorna in quel di Valdagno...dunque seconda gara della stagione e prima di specialità, un 39mo posto assoluto e 14mo di categoria, non lo so valutare come classifica di certo le gambe c'erano e il fiato pure, quindi gara positiva e ottime sensazioni, speriamo rimangano queste fino a fine stagione..
Un grazie di cuore a tutta la Geko Bike che con la sua ospitalità e organizzazione ha trasformato un giorno di tensione per la gara in un momento di gioia e di sano divertimento..
Alla prossima
ciao a tutti
filippo

mercoledì 9 febbraio 2011

PROVA GENERALE PER LA PRIMA GARA DELLA STAGIONE DI MTB

Domenica ci sarà la prima...grande ritorno alla mtb con l'esordio di stagione. Sarà la granfondo di San Valentino in quel di Locara (VR). Oggi ultima sgasata della settimana per provare il motore, 45 km in giro a strade sterrate e sentieri, quasi sempre a tutta per mettere a punto il motore e vedere se tutto risponde bene, bici compresa...Sembra tutto ok, quindi non resta solo che aspettare domenica mattina l'ora della partenza...Speriamo solo nel tempo le previsioni danno qualche nuvola minacciosa di pioggia, ma io son pronto ad affrontare tutto quello che il tempo ci dona...
Sempre pronti
un saluto a tutti
ciao filippo

domenica 6 febbraio 2011

GARA MTB DI LOCARA...PROVA GENERALE

Siamo a Locara in provincia di Verona, domenica prossima si disputerà l'ennesima edizione della medio fondo di mtb, 45km di adrenalina pura come in ogni gara di mtb...arrivati sul posto c'erano bikers da tutte le parti, altro che prova generale io lo definirei più una pre-gara, mancavano soltanto i pettortali e poi i requisiti c'erano tutti...comunque bici in "spalla" e si parte. Prima parte del percorso misto sterrato-asfalto, poi si inizia a salire , anche con la difficoltà del percorso. Dallo sterrato semplice al sentiero di bosco...Mangia e bevi tecnico con fango e rilanci mozzafiato, discesa adrenalinica a 50 all'ora e poi ultimo strappo sterrato deciso e lungo con discesa finale verso l'arrivo. Ultimi 8 km pianeggianti da tirare a tutta, come del resto per tutto il percorso...che dire pranzo guadagnato anche oggi
ciao a tutti
filippo