mercoledì 28 dicembre 2016

SCHIO ULTRA JUNGLE ED. ZERO

 Martedì 27 dicembre, ore 7.00 della mattina. La città di Schio è ancora silenziosa, il weekend natalizio è appena passato, panettoni e spumante a profusione come da perfetta tradizione italiana e ora spinti dai rimorsi delle troppe calorie ingerite, siamo pronti a questa nuova sfida trail denominata ULTRA JUNGLE edizione zero. La verità è che quando si parla di Summano Cobras i trail runner della vallata accendono i radar e affilano le lance, ma quando c'è aria di novità della stagione organizzata dai Summano Cobras allora scatta la modalità "pilota da caccia" ready in five, ossia in cinque minuti si deve essere pronti a partire. Ebbene si, dopo il già rodato Schio city jungle per il 2017 i bravi Cobras hanno ben pensato di inserire anche una edizione ultra, ovvero 47km con 3000m di dislivello, il tutto in modalità rigorosamente jungle, ovvero è l'atleta che si deve adattare all'ambiente e non viceversa.
I patti erano chiari fin dall'inizio, esame di coscienza prima di accettare, andatura media adatta un po' a tutti, autosufficienza alimentare e idrica, tanta voglia di divertirsi e terzo tempo finale dove l'unico integratore salino permesso è la birra (a tal proposito scatta un doveroso applauso, con tanto di assoluta ammirazione, al Cobras Paolo Franco che senza colpo ferire sfoggiava una applicazione per il suo gps da polso per il calcolo automatico delle pinte di birra guadagnate in base allo sforzo fatto...chapeau).
La prima parte è rigorosamente urban, poche vie del centro, qualche scalinata per scaldare le gambe e si entra in modalità trail..il sole annuncia il suo arrivo e l'anomala aria calda di questo fine dicembre scende dalle montagne per l'effetto della cosiddetta inversione termica, omni presente in questi ultimi giorni dell'anno. Il concetto base di questo trail è la storia della grande guerra, tutti i monti che ci circondano portano ancora i segni dei due conflitti mondiali, ci sono ancora trincee e forti che sovrastano le vallate. Ristrutturati di recente offrono un viaggio a ritroso nel tempo più unico che raro.
Primo tra tutti il forte Enna, maestoso e pieno di gallerie, perfettamente conservato e agibile all'interno. Passiamo quindi tra le varie stanze e dopo aver ammirato il panorama dalle altissime mura si prosegue in direzione Posina...Si sale lungo la dorsale della valle del Pasubio e gli scorci panoramici si susseguono freneticamente, abbagliati da un bellissimo sole color arancio invernale.
Tante le foto di gruppo, del resto oggi è anche una ricognizione del percorso e noi da bravi "occhi" scrutiamo e fotografiamo per un reportage perfettamente dettagliato.
Ma quando arriva il tempo di correre si corre senza scuse, dai tratti di sotto bosco agli sprint per arrivare in tempo prima dell'autoscatto del telefonino..(ma non sempre si riesce, del resto gli anni passano e non posso certo pretendere di avere ancora la gamba dettata sui 5 sec di countdown, la prossima volta Pippo meglio che selezioni i 10..ehm 15 sec..). Ci divertiamo, lo spirito è al massimo, non si sente un lamento, ma soltanto risate e complimenti...che gruppo. Ma si deve anche proseguire e quindi avanti con la marcia, il cammino è ancora lungo. Mi alterno ai filmati con il buon Alvin, altro Cobras con cui ho l'onore di condividere tantissimi aspetti topografici, perché il trail è anche questo, saper leggere una cartina e trasformare un pezzo di carta colorato in una rappresentazione reale per gli occhi di tutti. Mi indica un monte, una cresta di rocca che si eleva solitaria a fianco del monte Novegno.."sei mai stato la?", mi chiede.."quello è il monte Caliano, ci passiamo giusto a fianco". Come dire non è sulla traccia, ma una capatina la si può fare..E noi obbediamo, arrivati ai piedi della vetta con balzo felino saliamo per la foto di rito.
Panorama indescrivibile, certi paesaggi si devono vivere in prima persona...Si scende e si risale, monte Rione con relativa sosta alla malga per un sudato panino con la soppressa e relativo the caldo, Cima Alta con il passaggio dentro una stupenda e lunghissima trincea, dove i nostri passa sprofondano negli abissi delle foglie secche cadute dagli alberi..Si risale con direzione Novegno, direi vetta principale del giro, panorama a 360 gradi e soddisfazione a mille per la fatica finora ampiamente sudata.
Per me è la prima volta in vetta a questo monte  sempre visto da lontano, ma mai arrivato sulla croce, giusto il tempo di alzare lo sguardo al cielo e rimedio immediatamente.
L'aria cambia temperatura e il vento forte ci lascia poco tempo per rimanere a goderci lo spettacolo, troppo rischioso il raffreddamento repentino, ci aspettano ancora una quindicina di km e un 500m di dislivello che ci apprestiamo compiere con la stanchezza nelle gambe che avanza inesorabile.
Concludiamo il giro con la compagnia del campione Francesco Rigodanza, unitosi soltanto verso la fine per un fastidioso attacco di mal di schiena che lo ha costretto alla rinuncia, ma che non è riuscito a tenerlo fermo nel pomeriggio visto che ce lo siamo ritrovati davanti fresco come una rosa..
Questa è la traccia, personalmente posso solo dire che chi affronterà questa manifestazione si godrà un panorama stupendo, un percorso storico come pochi, certamente anche tanta fatica visto l'altimetria e la distanza, ma se si accetteranno questi compromessi il divertimento sarà assicurato..
Un mio particolare grazie a tutti i partecipanti, sono stato proprio bene, nei volti di tutti ho visto solo sorrisi e tanta felicità, un grazie enorme ai Summano Cobras che in fatto di aspettative non deludono fin nei minimi particolari, sono sicuro che l'organizzazione sarà delle migliori e il terzo tempo oserei dire spaziale. Quindi edizione zero promossa a pieni voti con lode, bravi bravi e ancora bravi..
per info schio city jungle domenica 30 aprile 2017, valida per l'acquisizione di 3 punti per UTMB..
buona gara
ciao a tutti
Filippo

martedì 25 ottobre 2016

Si può vedere la madonna anche senza andare a Lourdes

Tonezza del Cimone ore 7.00. Parcheggio semi deserto nella più assoluta oscurità mattutina, cielo coperto da nuvole minacciose di pioggia e freddo. Premesse fondamentali per la 5a edizione della Strafexpedition, corsa trail sulla distanza di 25km per 1200m di dislivello. Tema storico centrato sulla grande guerra che ha visto proprio in queste zone un susseguirsi di aspri combattimenti tra l'esercito italiano e quello austriaco. Ma torniamo alla nostra fredda mattinata pre gara, seguita dal ritiro pettorale e dai riti voodoo che ogni atleta si appresta a rispettare prima della agognata partenza. La sveglia prima dell'alba si fa sentire e le sensazioni di stanchezza non sono certo un buon presagio, ma l'adrenalina da ansia da prestazione controbilancia egregiamente il tutto. Sistemazione pettorale, cambio rapido in tenuta gara e warm up degno di una gara di formula uno...8.30 precise si parte! inizio tranquillo, giusto quei 200m piani per confondere gli atleti e poi si sale, si sale, si sale ancora...e ancora. Direttissima sul monte spitz (1700m slm) con passaggio rasente sotto la croce e cioccolatino premio offerto dagli alpini.
E' ora di scendere, di trasformare i tacchetti delle scarpe in perfetti artigli affilati, le pietre umide e sporche di terra sono come saponette. Il rischio di caduta è alto, ma dalla velocità con cui scendiamo nessuno bada  a tale rischio. La fatica si sa annebbia la percezione del pericolo, prevale soltanto la sfida, la voglia di vincere. Il più delle volte va bene, capita però anche l'inconveniente tecnico, quello che ti fa conoscere il sapore del dolore e se va male pure l'odore di disinfettante della sala di aspetto del pronto soccorso...ma stavolta non è ora, si continua a correre e a rischiare. Finalmente un pò di bosco, relax per i muscoli e per la mente, mangia e bevi (come usualmente si chiama in gergo il sali-scendi lungo i sentieri boschivi) che ci porta lungo panorami stupendi dai colori autunnali. I km passano, ma la stanchezza si fa avanti inesorabile. Qualche gel energetico per sopperire al fabbisogno agonistico, pronti per la seconda ascesa. Il monte Cimone ci aspetta e il suo ossario in vetta pure. Puntuali iniziano le visioni mistiche associate al classico dolore alle gambe da acido lattico..incontriamo tanti marciatori del nordic walking che stavano affrontando la traccia a loro riservata per la finale del campionato italiano a circuito. Finalmente si arriva all'ossario, giro a 360° e si torna indietro per un sentiero parallelo a quello di risalita..
Il gps dice 18km fatti, dai che ormai ci siamo!!! (magra consolazione, ma utile per la mente). Continuo sali-scendi per la parte finale, gruppetto sempre compatto. Nessuno molla, nessuno rallenta nonostante la fatica. Il trail è una disciplina della corsa molto dura, la testa deve rimanere sempre concentrata sul sentiero, un passo falso può essere causa di una caduta rovinosa o peggio. Ma oggi tutto risponde a dovere e quindi si va avanti..Ultimo km e giustamente traguardo a vista, ma le frecce che indicano il percorso mostrano una direzione leggermente diversa da quella della fine..ahimè ciliegina sulla torta giro largo attorno al campo da calcio e relativo parcheggio. Ma ci siamo, sprint finale e passaggio sotto l'arco dell'arrivo...mamma mia che tirata, tosto il percorso, toste le condizioni del terreno e tosto il livello dei concorrenti. Concludo con un quinto posto assoluto, meglio sicuramente delle mie aspettative, visto la alternanza dei periodi di allenamento con altrettanti di ferma causa lavoro, mi ritengo più che soddisfatto del risultato, non tanto della classifica, ma della resistenza che il mio fisico è riuscito a tenere fino alla fine. Onori a Francesco Rigodanza vincitore indiscusso, con cui ho avuto modo di scambiare qualche battuta durante il primo km per poi vederlo accelerare in salita come se per lui la gravità fosse soltanto un concetto astratto..Onori al nostro gruppo Runners team Zanè che ancora una volta raccoglie un fiume di successi. Onori alle mie gambe che mi hanno portato alla fine di questa ennesima e bellissima avventura, infine un grazie a tutto lo staff che ha organizzato questa bellissima manifestazione e che hanno sopportato questa orda di corridori pronti a darsi battaglia fino alla fine..
ciao a tutti
Filippo