martedì 28 aprile 2009

BARZANO' UN 70.3 CON IL BOLLINO....


Che la stagione abbia inizio e cominciare con un mezzo ironman vuol dire avere le idee chiare, oppure essere un pò matti (mi sa che è la seconda). Siamo a Barzanò vicino a Lecco nella prima edizione di questo 70.3 che porta la firma del Triathlon Lecco. Già settimane prima dell'evento la gara era sulla bocca di tutti per via del nuoto, infatti è previsto in piscina con vasca corta, ossia 76 vasche per un totale di 1900m. Beh almeno per una volta non si può barare sulla distanza e quindi si parte. Ospite della Supermarty's family sono arrivato a Barzanò il sabato pomeriggio dopo aver fatto un pò di shopping da Decathlon (era di strada....), ritiro pacco gara e poi si monta la bici sotto una bellissima giornata di sole. Ci sono solo due preoccupazioni per me, la prima è il conteggio delle vasche (76 son tante da ricordare) e la seconda è il meteo. Mettono pioggia proprio a partire dal mattino presto. Alcune voci sull'inizio pioggia verso mezzogiorno si diffondono nell'aria e tra gli atleti, ma a questo punto ormai siamo della partita e quindi fa poca differenza. Cena abbondante la sera e poi a letto presto ci aspetta una sveglia di tutto rispetto...ore 5.30.
Colazione non troppo pesante e poi via in zona cambio. Fa freddo e il cielo è coperto come da previsioni. Supplico il giudice di poter tenere una borsa di nylon nel posto cambio per tenere asciutte le scarpe da ginnastica e dopo un breve briefing concedono a tutti questa piccola variazione...Sono pronto per partire, mi siedo sugli spalti e mi riscaldo un pò mentre parte la prima batteria. Dopo una mezz'ora è il mio turno, alzo la testa e dalle ampie vetrate vedo che inizia a piovere come da programma. Vabbè bagnato per bagnato si parte. Le vasche filano e nonostante le mie scarse capacità di nuoto prendo la testa del gruppo dopo una ventina di vasche e concludo alla grande con ottime sensazioni. Esco dal tepore della piscina ed entro in un muro di aria fredda....sono in zona cambi. Fa freddissimo (mi dicono sotto i 10 gradi) , mi vesto con maglia bici e gilet in goretex, ma dalla fretta dimentico i manicotti e me ne accorgo solo alla fine della salita all'uscita della zona cambi. Eh si di pianura proprio non se ne parla, sono stati 84 km dove non ho visto un metro di strada piana...percorso difficile, vento, freddo e pioggia battente. Prendo il ritmo e capeggiato da una moto dell'organizzazione comincio a macinare km. Nelle salite filo via bene e nelle discese all'inizio tiro un pò i freni poi però penso alla grande e non mollo un attimo. Prendo anche qualche rischio, ma è tutto calcolato (non è vero ma fate finta che lo sia....). Al 60° km arriviamo alla rotonda dove intravedo un cartello di giro di boa, la moto fa tutto il giro e io la seguo, invece di uscire rientra in rotonda e io la seguo per il secondo giro, entra anche per un terzo alchè mi scaglio con gran voce sugli addetti chiedendo con assoluta calma (!!!!!!) quanti giri dovevo ancora fare, così mi viene detto di prendere la prima uscita...Il pilota della moto si scusa dicendomi che non sapeva il percorso, ma rispondo con un sorriso la testa era di nuovo in gara.....

Arrivo con i piedi congelati e i primi chilometri di corsa non riesco a correre bene per la strana sensazione di appoggio, ma il mitico Gira mi da la carica e parto a spron battuto verso i 20 km di corsa.
La bici era tosta e quindi anche la corsa non può essere da meno...saliscendi continui e pianura poca, ma il ritmo c'è e il cuore anche. Tengo un buon ritmo e non avendo riferimente vado a tutta. Il Gira continua a incitarmi e all'ultimo 5000 mi grida di non mollare perchè "sono avanti un casino....". Stringo i denti e come il grande guru Pecorella mi ha insegnato soffio come una locomotiva e verso il traguardo trovo anche la forza di sprintare (da solo....)

Arrivo stremato, ma trovo anche la forza per due parole al microfono del grande speacker Risti, il papà di Ivan, mi complimento con l'organizzazione e giusto il tempo di dire che la pioggia non ha rovinato la festa che il mitico Gira arriva di corsa gridandomi "quarto", "quarto" "sei quarto e hai pure fatto il miglior tempo in bici...". A questo punto le gambe cedono meritatamente, il loro lavoro l'avevano fatto... Il tempo di bere un thè caldo e vedo arrivare la grande Marty, che dire se non un meritatissimo primo posto, arrivo a braccia alzate come sempre e grandi onori alla nostra campionessa. Doccia veloce (se non mi ammalo stavolta posso correrlo anche al polo nord la prossima volta) e poi gustosissimo pasta party dove c'era di tutto dal dolce al salato... Premiazioni puntuali e complimenti di rito. Doverose e meritate congratulazioni al triathlon Lecco che ha dimostrato ancora una volta di essere all'altezza della manifestazione e di aver saputo far fronte a un meteo avverso e un pò dispettoso, di aver sbalordito tutti con un nuoto tanto avvolto dalla titubanza quanto facile e bello alla fine....che dire grandissimi e complimenti a tutti

ciao a tutti

filippo

1 commento:

Ame ha detto...

mi tolgo il cappello , avvicino le mani e poi tanti clap clap clap al Grande PIPPO !sempre un Fenomeno anche come persona...