venerdì 17 ottobre 2008

IL SOGNO DI KONA

Il triathlon non è soltanto uno sport, ma anche uno stile di vita. Essere triathleti non vuol dire allenarsi disperatamente ogni giorno e faticare come pochi solo per passare un piccolo traguardo con un tabellone sopra...vuol dire anche amicizia, passione, voglia di divertirsi e di conoscere altra gente. vuol dire condividere momenti di gioia e purtroppo anche di sconforto, di delusioni, tutto quello che ci circonda è triathlon. Fermarsi in zona cambio a guardarsi attorno e vedere i riti propiziatori di ognuno di noi...sentire le voci vibranti di emozione nell'aria, c'è chi canta, chi ascolta musica, chi prega, chi dorme, chi corre...insomma chi lo vive questo triathlon.
Kona per me (e credo anche per tanti) è stata la coronazione di un sogno fatto di sacrifici e di tanta fatica, lontano da casa, dagli amici e da quel piccolo mondo tutto mio che incontro ogni giorno della mia vita...ecco che un messaggio, un'e-mail, una telefonata non solo solo delle lettere o delle parole, ma un piccolo pezzo di quel mondo che io chiamo casa..
Pedalare per più di 5 ore al massimo non è semplice, sentire le gambe e i piedi che si intorpidiscono dalla fatica, la testa che si scalda come una fornace, le mani e le braccia che gridano pietà per la posizione..ecco che allora entra in gioco la mente e il cervello comincia a far scorrere immagini davanti ai tuoi occhi...e così le strade deserte mosse solo dal calore dell'asfalto e dal dio del vento si riempiono di gente...di tutti gli amici che ti pensano il giorno della gara e tu li vedi li a farti il tifo chilometro dopo chilometro pronti a sostenerti ancora con tutto il fiato possibile...


Ma quando arrivi alla corsa il tempo si ferma e ti fa capire che la maratona è un momento magico quasi sacro...è lo sport più antico una disciplina derivata dalla guerra dove si correva per vivere. Il corpo si trasforma diventa sensibile a tutto un minimo dolore diventa una sofferenza atroce ed è qui che ti giochi la gara. La mente è la parte più forte del corpo...con questa devi correre poi con tutto il resto.

Ed è per questo che io vi ringrazio, per aver corso assieme a me per avermi spinto fino al traguardo con le vostre parole e il vostro tifo da veri campioni...
CIAO FILIPPO

6 commenti:

Anonimo ha detto...

... poesia pura...
non so cosa si possa aggiungere
solo grazie per avermi emozionato, prima nel gesto atletico e poi con queste parole.
ciao
riccardo

Anonimo ha detto...

Ti conosco molto poco quasi niente. Ma so molto bene cosa vuol dire essere lontani da casa. Mi fa solo che piaccere se ti è servito il tifo.Un grande in bocca al luppo per la prox. stagione. Perche ci sarano altre stagioni ???

PS: Si è vero scrivi molto bene
Ciao Carlos

Ame ha detto...

Come sempre prova da incorniciare a parte le calze.....ahahahahahaha

Unknown ha detto...

Ciao Filippo, non mi conosci... ovvio,.. a luglio ho fatto il mio primo IM. Faccio tri non da molto e da sempre guardando all'ombelico del nostro mondo...kona, ho visto il tuo nome ed il tuo tempo...e volevo da uno che come dici te in ZC sta li a parlare con la bike, beh volevo solo salutarti e dirti che sei un grande e per molti di noi un esempio da...inseguire.
Come sempre continuerò a seguirti e ora che ho trovato pure il tuo blog...lo farò più spesso!
in gamba
pasquale
http://3shark.blogspot.com

Alvin ha detto...

Uf..di fronte a queste imprese resta ben poco a dire....grande, da vicentino poi....ti ammiro ancora di più!
Complimentii
!

Unknown ha detto...

grazie filippo, per uno scarso come me che ambisce ad arrivarci un giorno, sarà solo un piacere scrivere e ricevere ...consigli da un Ironman con la IM maiuscola!
a presto
pasquale