Siamo all'interno della manifestazione 100 e LODE, una bellissima gara podistica organizzata dal gruppo La Cerniera di Vicenza. Organizzare questa gara è stata una sfida difficile, la lunghezza e il dislivello sono di grande importanza, ma la sfida è stata raccolta da tantissimi atleti. L'anno scorso un pò per paura e un pò per questioni lavorative l'ho fatta a staffetta, ma quest'anno mi sentivo pronto per rischiarne almeno una parte. La formula è semplice, si parte tutti assieme e poi puoi scegliere il traguardo che vuoi, a 42km, a 56 o a 100. Sono tre gare in una in questo modo si ha la possibilità di assaggiare per gradi una vera e propria ultramaratona. Partenza da Caldogno in una mattinata leggermente velata, una partenza che ha dell'incredibile, quasi surreale rispetto a tutte le gare che ho fatto, siamo partiti piano...Ebbene si siamo rimasti tutti uniti per i primi km, 300 atleti (numero chiuso per questioni logistiche) che corrono come un grande serpentone lungo le strade già piene di passanti increduli..Si sale subito, si va da Castelnovo a Torreselle, non cè spazio per la pianura in questa gara, per poi salire ancora fino a Monte Pulgo. Qui sono nel gruppetto di testa, una decina di atleti con cui ho modo di imparare come si gestisce una gara così lunga.
Si scende a Priabona per poi salire di nuovo senza tregua a Monte di malo, tutte salite che conosco molto bene per la bici...ma sempre dure per la corsa. Si prosegue verso Monte Magrè e poi su ancora al mitico passo dello Zovo. Siamo ancora assieme, gruppetto unito, il passagio al passo dello Zovo è al 30mo km. Sto bene la sensazione è quella di aumentare il ritmo di sentire l'adrenalina scorrere più forte. L'obbiettivo sono i 60km, un passo alla volta questa è la mia filosofia...chiedo agli altri quali fosse il loro obbiettivo e quasi tutti mi rispondono lo stesso mio, sono circondato da avversari...Entriamo nello sterrato e sento che è il momento di partire. Cambio ritmo e comincio a staccarmi. Acquisto subito vantaggio e già al passaggio a Rovegliana non vedo più nessuno dietro di me.
Arrivo a Recoaro di buon passo ancora lucido per incrociare gli sguardi increduli delle persone che affollano le strade, salgo alle terme fino all'entrata per giungere al primo traguardo quello della maratona. Passo veloce e comunico che proseguo fino al prossimo traguardo. Scendo un pò giù per i tornanti delle fonti e poi mi immetto sulla strada della Gazza. Qui comincia il calvario sono gli ultimi 10 km, ma con più di 1000m di dislivello. La direzione è quella del monte Rotolon ai margini del torrente Agno, la strada è sterrata e ripida e le gambe cominciano a sentire la fatica. Ma non mi perdo d'animo e dopo aver attraversato il torrente mi aspetta un tratto di sentiero dentro il bosco fino a sbucare sulla strada asfaltata che va a Campogrosso dove mi aspetta l'arrivo. Si sale ancora, ma non mollo, mi accompagna un temporale estivo freddo e intenso, nebbia e ben 8°c di temperatura. Le condizioni ideali per correre.Ma alla vetta non manca molto, vedo il rifugio e la voglia di arrivare sale assieme alle mie gambe che non vogliono mollare..Arrivo tra gli applausi di tutti i presenti che nonostante il freddo e la pioggia sono fuori a vedermi.. Che gara, durissima ma ricca di soddisfazioni e di sentimenti. Le lunghe distanze mi piacciono e ora il primo traguardo è stato raggiunto ora tocca al prossimoCiao a tutti
filippo
1 commento:
grande Pippo e bello il nuovo look del blog mi piace davvero!
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