mercoledì 13 luglio 2011

MTB DA 29" IL GIGANTE BUONO


E' la novità di un paio di stagioni fa, ma soltanto da quella passata che ho iniziato a vederne in giro a competizioni. Le varie riviste specializzate hanno iniziato a testarle quest'anno e i forum impazziscono per le varie impressioni sulla differenza con la sua rivale da 26". Dunque il dubbio resta, meglio la 29" o la 26". Il negozio West cicli di Spagnago ha messo a disposizione questa bike test, una Orbea in alluminio montata shimano xt e forcella rock shox frontale. Non essendo dotato di nessuno strumento per le varie misurazioni tecniche ho deciso di utilizzare come unico mezzo test le mie gambe e la mia capacità di andare in bici cercando di carpire le sensazioni, i pro e i contro che questa mtb mi saprà dare...
Per cercare di rendere il test rappresentativo al massimo ripercorro lo stesso giro fatto lunedi con la mia mtb da 26" in modo da raffrontare le stesse strade e quindi le stesse difficoltà..
Regolo la sella e il manubrio, indosso scarpe occhiali caschetto e si parte..prima sensazione:"ma quanto alto sono?" I miei occhi intuiscono subito l'altezza differente, ma la sensazione dell'altezza è piacevole tanto da iniziare a spingere subito forte sui pedali..

Parto con una salita asfaltata sento che l'andatura soffre leggermente il peso della bici, ma non la prendo in considerazione in quanto non posso paragonare la 29" con la mia 26", i materiali del telaio son diversi e il gruppo pure, tempo una mezz'oretta e arriva la prima discesa sterrata, vado in posizione e l'affronto regolare lasciando andare la bici per capire come reagisce. La sensazione è fantastica, la mtb rimane solida e ferma sulla strada nonostante le varie asperità del terreno, l'assetto rimane costante e le curve le affronto con una sicurezza maggiore sentendo meno nelle braccia il rischio di sottosterzare. L'avantreno tiene bene il terreno e il carro posteriore non salta e non si sposta dalla traiettoria stabilita rendendo di una stabilità unica la bici. Altra salita sterrata e si vola sulla seconda discesa un pò più impegnativa della prima..Questa volta decido di forzare un pò, non mi bastano le prime sensazioni, voglio di più..la strada è piena di scoli per l'acqua piovana (noi li chiamiamo i "passa acqua") ossia quelle strisce trasversali nel terreno fatte appositamente per incanalare l'acqua piovana di scolo dai boschi, normalmente in discesa o le salti completamente o cerchi di assecondare l'entrata della ruota anteriore saltando un pò con la posteriore, ma ancora una volta la bici non si scompone e supera brillantemente questo secondo test in discesa..non contento e incredulo della stabilità inverto la marcia e torno indietro per rifare la stessa discesa ed ottengo gli stessi risultati...44.3 km/h in una strada sterrata e la bici stabilissima..
Ma il giro continua, proseguo sempre per strade sterrate fino a un punto di single track in salita, normalmente mettevo giù un paio di volte i piedi con la 26, stavolta butto giù il rampicante e parto agile, la bici fluttua sopra il terreno e senza scomporsi arrivo in cima in un attimo senza nemmeno l'accenno di staccare i piedi dai pedali..fantastico, il fiatone cè, del resto contro la gravità non si va senza spendere energia, ma caspita che soddisfazione, qui adesso manca solo il percorso tecnico...quello cosiddetto "hard"..
E' il momento del famoso "sentinello", il sentiero saggiamente sistemato dagli alpini come ricordo delle trincee durante la prima guerra mondiale, questo sentiero scende lungo il pendio del monte Civillina ed è tutto una curva a gomito, stretto e con una notevole pendenza...meglio di così..con la 26 dovevo derapare un pochino con il posteriore in modo da coprire il raggio di sterzata altrimenti cadevo all'interno...con la 29 è stato uno spasso, bastava copiare il terreno senza paura e modulare il freno posteriore, nei tornanti più difficili rallentavo molto, comunque non volevo rischiare non è questo il momento di mettere il naso a terra, nonostante tutto sono sceso con una velocità e una sicurezza decisamente superiore al solito..non resta che riportare la bici in negozio e scambiare quattro chiacchiere con Marco, il gestore dell'attività, anche lui incredulo delle prestazioni del mezzo.."non ti resta che provarlo " gli suggerisco io.."la prossima uscita la facciamo assieme" mi risponde lui..
Bene non mi resta che un ultimo riassunto tecnico e qualche considerazione, dunque in discesa non c'è dubbio che la 29 è nettamente più stabile e di conseguenza più veloce della 26, in salita (tecnica) non ci sono paragoni, almeno i due tratti che ho affrontato io li ho risolti in modo fluido e scorrevole, infine come ultima considerazione posso dire che da buon bikers che alterna spesso e volentieri la bici da corsa con la mtb mi son trovato con la 29 ad avere un assetto molto più simile alla bici da strada che con la 26 tanto da sentire la pedalata in piedi in salita uguale a quella con la bici da corsa...Per me è promossa alla grande e se in America sta spopolando un motivo c'è..
Un grazie a Orbea per la sua gran bici e un grazie a Marco di West Cicli dove potete provare la stessa bike test che ho provato io giusto per capire che comunque per andare in bici bisogna sempre pedalare
ciao a tutti
filippo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande Filippo! Complimenti e sottoscrivo.
Ciao Erik