martedì 13 ottobre 2009

IRONMAN HAWAII E SONO TRE

Sono le 7 di mattina a Kahilua Kona e il sole splende già alto irradiando di calore ogni onda dello splendido oceano pacifico. Dopo mesi di preparativi e di duri allenamenti, il momento è arrivato. Adesso è come una prova del nove, non ci sono se o ma che reggono, la gara è tutta qua. Un colpo di cannone secco e la sfida ha inizio. Siamo in tanti italiani stavolta, ben 21 partenti, sarà una dura lotta. La partenza come sempre per me è un dramma eterno, tutti partono forte e la confusione regna sovrana, Quasi 2000 atleti che iniziano questa competizione tutti assieme è uno spettacolo per chi guarda ma una faticaccia per chi è nel bel mezzo. Decido di partire al centro, tanto da qualunque parte fossi partito le avrei prese comunque. Nel complesso nuoto regolare e riesco sempre a trovare un gruppetto che tengo come riferimento. Alla fine esco in poco più di un'ora, cambio veloce e sono già in bici. Tengo un ritmo alto per i primi 15 km in modo da superare il più possibile nella prima parte del percorso dove è più tortuoso, poi entro nella highway e li è il cardio che diventa il mio strumento principale. E' un saliscendi continuo, ma ormai il percorso non ha segreti per me e l'arrivo a Hawi risulta liscio e senza intoppi. Quest'anno c'è meno vento del solito e l'inizio del ritorno risulta veloce e soprattutto più sicuro visto la pericolosità delle raffiche di vento laterale improvvise. Proseguo a regime, ma al 140° km un vento forte di alza e mi rallenta in maniera decisa. Questo si che si fa sentire..ma senza perdermi d'animo arrivo alla fine con lo stesso tempo dell'anno prima. Ora c'è la corsa, la regina delle tre specialità, sapevo che mi aspettava un calvario, ma non pensavo così duro e eterno. Il caldo è stato la componente chiave di tutto, l'ho sentito da subito fin dai primi metri così ho impostato un ritmo regolare controllando rigorosamente il cuore, non potevo sforare altrimenti mi dovevo fermare...


La prima parte che si corre sull'Ali Drive passa anche in fretta il brutto arriva dopo quando sei completamente da solo in mezzo al caldo infernale dell'autostrada, dove senti scottare perfino l'asfalto sotto i piedi. Il ghiaccio ai ristori è provvidenziale, il solo raffreddamento con l'acqua non basta, infatti alterno anche del ghiaccio dentro il berretto per raffreddare la testa e il resto del corpo....quanta sofferenza ma alla fine il sogno si realizza per la terza volta, sono di nuovo sotto il traguardo di Kona felice e senza un briciolo di forza residua..un grazie di cuore a tutti che mi avete sostenuto, tifato e pensato in ogni momento, per me è stato un aiuto immenso che mi ha riempito di energia...

grazie ancora

ciao filippo

8 commenti:

Unknown ha detto...

grandissimooooooooooooooooooooooooooo


mi sento di dire solo questo :)

Unknown ha detto...

Strepitoso Filippo!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Grande Filippo!!! Sei proprio un super cugino :)
Laura

Unknown ha detto...

e un super-eroe!! XD
Chiara

Ciccio ha detto...

Congratulazioni!!!
almeno un ironman è nella mia to do list della vita!!!
una domanda... quanti mesi servono per preparare un Ironman da quasì zero con il nuoto ma con il resto discreto? (cioè di maratone ne ho già fatte 3 mentre con la bici i 100km con una salita in mezzo li faccio abbastanza bene)

Grazie mille
Marco

FILIPPO DAL MASO ha detto...

grazie a tutti dei complimenti...per Marco piacere di conoscerti, purtroppo un ironman non è la somma di 3 singole distanze e la preparazione è sempre soggettiva. Di sicuro le basi (e anche più che avanzate) le hai, io considero un 5-6 mesi di preparazione, dipende poi da quanto freddo è l'inverno e da quanto ti lascia pedalare. I fattori da valutare non sono pochi e il tempo varia anche in base a quelli comunque se ti vuoi avventurare sarà proprio una bella esperienza

Ciccio ha detto...

Il piacere è tutto mio!!!
Già che ci sono ti faccio altra domanda:
ci sono delle "tabelle" da seguire o per lo meno da tenere come riferimento per la preparazione? se si dove si possono trovare?
ho iniziato a fare triathlon da poco più di un anno perché come te mi piacciono tutti gli sport dove si fatica tanto ma per via della mia scarsa preparazione a nuoto più di uno sprint non riesco (per ora) a fare...

Grazie mille
Ancora complimenti
Marco

FILIPPO DAL MASO ha detto...

Le tabelle sono un buon buon strumento per darti la forza di allenarti quando ti manca la voglia e comunque un minimo di strategia in stagione bisognerebbe pianificarla. In teoria il programma dovrebbe essere fatto direttamente sulla tua persona in base ai tuoi tempi e al tuo allenamento. O ti rivolgi a qualche allenatore o senti anche nella tua squadra se qualcuno ha già dei riferimenti passati in modo da prenderli come esempio...
ciao filippo